La cittá di Civitavecchia fu fondata dall'imperatore Traiano nel II secolo d.C. perchè il porto di Ostia si insabbiava con frequenza.
L'importanza del porto crebbe notevomente, anche dal punto di vista commerciale, quando vennero trovati dei giacimenti di allume sui Monti della Tolfa (da qui infatti deriva il nome della città di Allumiere ); per questo motivo Papa Giulio II decise di realizzare una nuova fortezza e proteggere al meglio le strutture portuali dello Stato Pontificio.
Commissionò dunque a Donato Bramante nel 1508 la costruzione dell'imponente Fortezza Giulia.
Dopo la morte del Bramante, nel 1514, i lavori furono continuati da Antonio da Sangallo il Giovane e da Giuliano Leno.
La tradizione vuole che sia stato Michelangelo Buonarroti a completare i lavori nel 1535, aggiungendo il mastio ottagonale nel lato che si affaccia sul porto: per questo motivo la fortezza viene tuttora chiamata Forte Michelangelo.
Divenne parte dello Stato Pontificio nel 1431, quando assunse il ruolo di porto di Roma e di base della flotta pontificia.
La costruzione presenta una pianta quadrangolare con quattro torri cilindriche agli angoli; nel cortile interno si trova l'accesso alla cripta di Santa Fermina, padrona della città.
Nella darsena romana si trovano i resti dei magazzini del porto traianeo.
Il porto è separato dalla città da mura merlate difensive, volute da Papa Urbano VIII: al centro di esse si trova la Fontana dei Vanvitelli, costruita nel 1743, decorata con il "Mascherone", ossia con la faccia di un sileno.
Quest'opera architettonica è stata probabilmente realizzata da Luigi Vanvitelli in collaborazione con Nicola Salvi.
Il centro storico della città è molto apprezzato dai turisti, nonostante molti dei monumenti siano scomparsi a causa della seconda guerra mondiale. Le strutture più apprezzabili sono la cattedrale e le numerose chiese e l'antemurale.
Nel Museo archeologico, ubicato in una palazzina settecentesca, si conservano reperti dell'età del Ferro e dei periodi etrusco, romano e medievale.
Altre testimonianze archeologiche sono le cosiddette Terme Taurine, resti di una villa romana imperiale, destinata in particolare all'uso delle locali acque termali.
PORTO CIVITAVECCHIA
Civitavecchia
è diventata oggi il primo porto traghetti italiano, grazie
alla sua posizione strategica rispetto alle isole italiane ed al gran
numero di collegamenti marittimi, in particolare la Sardegna, ed anche al resto
del Mediterraneo occidentale.
Oltre ai normali traghetti che collegano il continente con l'isola
quotidianamente e lungo tutto l'anno, dal 1998 tre navi ad alta
velocità, collegano Civitavecchia alla Sardegna in sole tre
ore e mezza.
Infine, il Porto
è uno scalo particolarmente adatto per il cabotaggio e lo
short-sea shipping intramediterraneo.
Il Porto di Civitavecchia
ha due ingressi, uno dal lato della stazione ferroviaria, a sud, e uno
a nord, collegandosi al raccordo stradale con Viterbo e con la via
Aurelia, così come con l'Autostrada per Roma. Per chi arriva
col treno o il pullman, si troverà più vicino
all'ingresso sud. La stazione è servita da bus navetta che
percorrono il tragitto fino alla stazione marittima, situata nel centro
del porto. Sebbene fare una paseggiata per il lungomare può
essere gradevole, si sconsiglia raggiungere la stazione marittima a
piedi: anche dall'ingresso al porto ci sono bus navetta che collegano
con la stazione marittima.
Per avere tutte le informazioni sui TRAGHETTI per la Sardegna, cliccare qui

Fulcro delle rotte delle navi da crociera verso le principali destinazioni turistiche del mediterraneo, la posizione privileggiata di Civitavecchia la converte in meta ambita per chi vuole visitare Roma.
Infatti, con circa 45 minuti di percorso sull'autostrada A12, si raggiunge la città eterna. Passeggeri proveniente da tutto il mondo scelgono lo scalo di Civitavecchia per la facilità con cui può essere raggiunta Roma.
In partenza da Civitavecchia le rotte crocieristiche di MSC, Costa Crociere, Royal Caribbean e Norwegian Crui, le cui offerte puoi vedere a questi link:
http://www.semplice.it/crociere/civitavecchia.php
http://www.crocieraonline.com/porti/466/italia/crociera-civitavecchia-roma.html.
Treni da e per Civitavecchia
La Stazione Ferroviaria di Civitavecchia è posta sull'asse Genova - Roma ed è anche capolinea del servizio regionale FR5 della Provincia di Roma, con collegamenti ogni 30 minuti da e per la capitale. Collocata in Viale della Repubblica (vedi mappa), è anche importante stazione anche per il trasporto delle merci provenienti dal porto.
>
Clicca qui per vedere gli Orari dei Treni: Civitavecchia-Roma e
Roma-Civitavecchia
> Servizi delle Ferrovie per pendolari
>
Clicca qui per vedere gli Orari dei treni in caso di sciopero
>
Principali fermate della FR5: Roma
Termini, Roma Ostiense, Roma Trastevere, Ladispoli, Marina
di Cerveteri, Santa
Severa - Pyrgi, Santa
Marinella, Civitavecchia)
> Comitato pendolari di Civitavecchia
Il Porto di Civitavecchia è raggiungibile a piedi dalla Stazione Ferroviaria (500 metri circa).
NAVETTE
PORTO - STAZIONE: bus navette viaggiano frequentemente
fino all'ingresso
del Porto
di Roma, la Stazione Marittima, e le navi
stesse.
Il viaggiatore può usufruire delle navette gratuite, con
partenze circa ogni 30 minuti, a percorso circolare, in funzione dall 6
am circa fino alle 20 circa.
In alternativa, ci sono servivi privati quali Servizio erogato da ETM
ETRURIA TRASPORTI E MOBILITÀ S.p.A. - Tel 0766-581161 - fax
0766-20088 - Sito web: www.etmspa.it
- e-mail:
info@etmspa.it
FERMATA AUTOBUS: piazzale della Repubblica (antistante
stazione FS); p.zza Vittorio Emanuele a 50 metri dall'ingresso del
porto in corrispondenza dei moli 5 e 6.
ORARI DEI TRENI CIVITAVECCHIA - ROMA
> ORARI TRENI: treni regionali della linea FR5 in partenza ogni mezzora, fin dalla 5 del mattino, in entrembi le direzioni. I treni fermano anche nelle stazioni di Roma Ostiense e Trastevere. Ad essi si aggiungono treni nazionali, di bassa, media ed alta velocità. Guarda gli orari qui >>>
TERME TAURINE
(source: www.laziosegreto.blogspot.com)Per
visitare le terme
Taurine, dovrete raggiungere Civitavecchia, deviando poi sulla
provinciale che porta ad Allumiere e che in pochi minuti vi
porterà all'ingresso del sito archeologico dotato di ampio
parcheggio.
L'ingresso costa 8 euro e comprende una visita guidata all'intero
complesso(orari 9-13;15-tramonto) L'area si trova in un pianoro
piacevolissimo e ventilato a riprova dell'oculata scelta dei
costruttori e che vi permetterà in condizioni ideali e cielo
sereno di apprezzare sia il promontorio dell'Argentario che le isole
del Giglio e Giannutri.
Le terme Taurine sfruttavano delle sorgenti solfato-alcalino-terrose
che ancora oggi sgorgano nelle vicinanze del sito archeologico ma che
ormai da qualche anno non alimentano più le terme.
Il nome delle terme Taurine deriva da un antico mito nel quale Giove,
sotto le sembianze di un toro, raschiando il terreno con uno zoccolo,
avrebbe fatto scaturire dal sottosuolo le acque dalle terapeutiche
qualità
L'impianto termale si estendeva in origine su 20.000 mq ed i lavori di
scavo iniziati dal XVIII secolo hanno messo in luce la maggior parte
degli ambienti pur essendovi ancora delle aree da "scoprire" che la
cronica assenza di fondi, costringe a procrastinare interventi e
restauri. Sicuramente fondi sufficienti e continui, consentirebbero
anche di fare ricerche nel territorio circostante in parte di
proprietà privata e che potrebbe riservare altre
interessanti
scoperte.
L'area delle terme è divisa in due aree:le Terme
Repubblicane
che risalgono al I secolo a.C e le Terme Imperiali che sono state
aggiunte successivamente, al tempo dell'imperatore Traiano(tra il 123 e
il 136 a.C).Nelle prime si trovano ambienti più ridotti con
salette per i massaggi, spogliatoi e pavimenti con mosaici bicromatici
estesi. Delle seconde colpisce particolarmente la grande vasca del
Calidarium con alcuni reperti ancora in situ, che ne fanno intuire
l'eleganza e il notevole impiego di marmi e di fregi e di soluzioni
originali, come quella delle vaschette laterali, utili ad abluzioni
specifiche o per un pubblico particolare come quello degli anziani o
dei bambini.
Recentemente il sito è stato arricchito da altre aree di
interesse: un giardino botanico che ricrea gli Horti Traianei, dove
è possibile ritrovare viburni fioriti, splendidi acanti,
bordure
di alloro e tutte quelle piante e arbusti tanto apprezzati dai Romani;
a sinistra del complesso un roseto aggiunge un ulteriore elemento di
piacevolezza al sito.
I più giovani scopriranno il ruolo dei diversi personaggi
tipici
delle terme: il capsarius che si occupava della tenuta degli abiti e
che incassava il balneaticum (prezzo pagato per l'ingresso); la figura
del conductor o balneator che rappresentava quello che oggi chiameremmo
"manager" che pur con ampia autonomia, doveva rispettare i capitolati
d'appalto, sottostare ai controlli dei curator thermarum e offrire
tutte le garanzie in fatto di pulizia, igiene e approvvigionamento.
Le altre figure presenti erano i tractatores(massaggiatori), gli
unguentari (addetti all'applicazione di lozioni e balsami),molto
richiesti erano anche gli alipili(depilatori) e gli
exercitatores(maestri di ginnastica).
Diversi erano anche i modi di prendere i bagni: Plinio il Vecchio ad
esempio, portava con se un segretario che durante le abluzioni leggeva
per lui dei versi o ne dettava lui stesso ;gli imperatori Commodo ed
Elagabalo erano noti per il loro amore per l'ozio e per l'abuso delle
pratiche termali: arrivavano a fare da 7 ad 8 bagni al giorno, inclusa
la brusca alternanza tra gli ambienti caldi e freddi, come suggeriva
Galeno, padre della moderna idroterapia.
Va tuttavia ribadito che alle terme andavano tutti e gli imperatori
romani ci tenevano affinchè tutti potessero usufruirne a
costi
davvero minimi o nulli, essendo questo luogo considerato quasi come un
servizio sociale: non tutti infatti avevano disponibilità di
acqua o bagni privati nella propria casa.
Se dopo aver visitato le Terme Taurine, vi fosse venuta voglia di un
bel bagno in acqua termale potete raggiungere nelle vicinanze le
moderne Terme della Ficoncella
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